Carlo Colombo ne La Prealpina: un lusinghiero messaggio di speranza per il libro Settedì di Lilia Madrigali
Abbiamo avuto una bella sorpresa: al nostro evento era presente Carlo Colombo, giornalista de La Prealpina. In un notevole articolo ha ricondotto la presentazione del libro alla lotta contro la disabilità. Siamo orgogliosi di aver contribuito a rendere visibile la trasformazione di un problema nella creazione di un'opportunità. Per questa regione ripubblichiamo l'articolo.
Colombo, Carlo. “Così si può convivere con la disabilità”. La Prealpina, 3 Marzo 2019. Stampa.
Così si può convivere con la disabilità
BUSTO ARSIZIO - È stata ammirata per la sua voce e le sue canzoni. È stata seguita per le strade di Gallarate nei tratti caratterizzati da barriere architettoniche, perché si potessero rimuovere. Una nuova musa porta ora Lila Madrigali nei meandri della psiche, sempre a infondere quella luce che non ha mai fatto difetto alle sue esibizioni canore. Inizia con l’interruzione forzata di un percorso di psicoanalisi, la nuova avventura umana, prima che artistica della cantautrice nata in Toscana, ma da tempo nota a Gallarate, dove ha abitato fino al trasferimento a Cardano al Campo, un anno fa. Al di là di una voce e un talento musicale cristallini, espressi da cantautrice solista e vincitrice di premi, ma anche nei complessi Polverfolk, di musica tradizionale irlandese, e da ultimo con la Jannacci band, la sua storia non manca di commuovere: con grave ritardo, anche a causa della superficialità mediche, le è stata diagnosticata una rara malattia genetica e degenerativa, che l’ha consegnata alla disabilità: una sorte cui Lila ha sempre risposto con il sorriso e una impressionante positività. Lo ha fatto anche tramite il blog “Disabili solari”, che ha lo scopo di infondere appunto fiducia e ottimismo anche laddove non è facile trovarli. Sull’onda di tale entusiasmo, volle sensibilizzare l’opinione pubblica locale nei confronti delle barriere architettoniche e alle scorse elezioni comunali a Gallarate si candidò anche per una lista civica. Nell’inedita veste di scrittrice è apparsa invece sabato sera, alla Galleria Boragno, dove ha duettato con il suo psicoterapeuta Carmelo Occhipinti, diventato anche suo editore, con la recente pubblicazione di “Settedì”, raccolta di lettere da lei scritte e a lui indirizzate, che di fatto rappresentano una sorta di diario interiore, una guida psicologica e un surrogato all’impossibilità di effettuare le normali sedute: “Non ci sono schizofrenici, nevrotici o isterici, ma persone che presentano quei sintomi secondo varie casistiche. Lo precisiamo perché non serve necessariamente lo psicologo per uscirne. Si può fare benissimo anche da soli”, ha affermato il dottore, familiarmente detto “il doc”. Così come ha saputo fare con la musica e la solarità che la contraddistingue, ora con la parola scritta, Lila si propone di dare una nuova mano a chi la vorrà seguire nel suo nuovo percorso artistico e di darla, per una volta, anche a se stessa.
Carlo Colombo - 2 marzo 2019